Milioni di italiani con malattie reumatologiche: la difficoltà della diagnosi

In Italia ben 5 milioni di individui sono affetti da malattie reumatologiche, 700 mila i casi più gravi che comportano disabilità. Parliamo di persone che tutti i giorni si ritrovano ad avere difficoltà per accedere alle cure.

Come riportato da Antonella Celano presidente di Apmarr (Associazione nazionale persone con malattie reumatologiche e rare) uno dei problemi maggiori è Quello delle liste d’attesa:“il 77% delle persone è costretto ad aspettare tempi eccessivamente lunghi prima di poter fare una visita o un esame specialistico nel pubblico. La ragione alla base dei lunghi tempi di attesa è la scarsa diffusione sul territorio dei Centri di reumatologia: nel 69% dei casi questi sono completamente assenti o presenti in numero insufficiente”. Oltre alla mancanza di strutture adeguate, un altro dato da non sottovalutare sono i tempi di diagnosi. Prima di incontrare un reumatologo, molti pazienti “sbagliano” specialista andando da chiropratici, ortopedici, fisiatri e arrivando agli esami diagnostici spesso in ritardo. Inoltre, affidandosi al pubblico e quindi ai lunghi tempi dilatati, si peggiora notevolmente la qualità di vita spesso sottovalutando che, in alcuni casi, ticket e costo della visita non sono poi troppo distanti.

Quattro persone su dieci hanno difficoltà a trovare uno specialista reumatologo che faccia al caso loro. E al sud la situazione peggiora.

Secondo i dati raccolti osserva Matteo Santopietro, managing director di WeResearch, i centri di reumatologia privati sono considerati confortevoli da otto persone su dieci rispetto a pulizia dei locali, posti a sedere liberi e comodi, servizi igienici, professionalità dei dottori e qualità del servizio.

Prima di costringervi a lunghe attese, contattate il vostro reumatologo di fiducia.